CINDERELLA: LILY JAMES |
Kenneth
Branagh a dirigere la trasposizione di uno dei classici Disney più amati dai piccini,
con Lily James nelle fuligginose vesti di Cenerentola
Topini, matrigna, sorellastre e Fatina
con la proverbiale Zucca, per il restyling più atteso di un classico Disney mai
dimenticato.
“I sogni son desideri chiusi in fondo
al cuor” cantava la
voce narrante di uno dei lungometraggi Disney più cari ai piccoli, quando
ancora gli studios di Zio Walt rappresentavano quell’alcova di stupore e magia
che con l’animazione erano capaci di trasportare sogni per renderli credibili e
senza tempo. Era il 1950, Bambi era la
prova di un successo tutto in mano agli artigiani del disegno, e la tecnica del
Live Action era quella meraviglia che oggi chiamiamo computer grafica. Helene
Stanley rendeva reale quel corpo graziato di una fanciulla piegata a lavare
pavimenti, sotto gli occhi crudeli di una matrigna perfida e senza scrupoli,
capace di rinnegare ogni spiraglio di felicità a una Cenerentola succube delle
perfide sorellastre Anastasia e Genoveffa. Gli unici amici e compagni di quelle tristi
giornate erano i fedeli topini Gas e Giac, ignari di poter assitere a quel prodigio
che porterà la nostra dolce fanciulla alla corte del principe, con tanto di
Zucca trasformata in carrozza e destrieri bianchi, ad opera di un sortilegio
che la renderà protagonista sino al fatidico rintocco della mezzanotte... poi
tutto ritornerà come prima. La favola è sempre la stessa, in punta di scarpetta
di cristallo, grazie a quella fata madrina che oggi risponde al nome di Helena
Bonham Carter, che regala alla nostra Cinderella (Lily James) la possibilità di
trasformare in realtà un sogno per sempre legato al principe azzurro Richard
Madden, mentre la perfida matrigna Cate Blanchett cerca sino all’ultimo di
impalmare una delle due figliastre, rispettivamente Holliday Grainger e Sophie
McShera, laddove la scarpetta non ne vuol sapere di calzare. Una produzione
firmata dal regista Kenneth Branagh, con gli effetti speciali firmati da Charlie
Graovac, Nick Joscylene e Roderick Pulis,
mentre le scenografie portano il magico tocco dell’italiano Dante Ferretti,
nell’allestire quel palazzo reale recuperato dal Royal Naval College e lo
stesso castello di Windsor, complici i Pinwood Studios dove tutto può essere
ricreato. Che la favola abbia inizio...
Paolo Vannucci
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