OSCAR 2015: le NOMINATION |
La cerimonia celebrativa del cinema, nel monito
sentito nei recenti avvenimenti della strage parigina alla redazione di CHARLIE
HEBDO, con GRAND BUDAPEST HOTEL e BIRDMAN tra i favoriti
Volti e
nomi dell’87° Cerimonia della statuetta più prestigiosa del cinema.
Un anno di Cinema in grande, dove sociale e immaginario si mescolano in
quel valzer drammatico che diventa la realtà, con quei fatti di cronaca che
tutti sono abituati ad osservare da lontano, ma che la propaganda mediatica non
distoglie da quella gravità che diventa informazione... quella che si innalza a
simbolo di una uguaglianza di pensiero che può assumere i toni sarcastici di
quell’ironia che non si deve macchiare di antisemitismo. I fatti avvenuti il 7
Gennaio scorso ci hanno scosso nel profondo dell’anima, non solo per quel
giornalismo che definisce la satira come veicolo trainante di una propaganda
colta e giusta, ma proprio per farci capire che la drammaticità dell’attentato terroristico
non può essere accettata come motivazione insita nelle proprie radici. Al Golden
Globe tutti erano portavoce di quell’amara realtà, in quella frase immolata a
voce comune e unanime... “Je Suis Charlie”,
mentre il pensiero ricorreva alle torri gemelle dell’11 Settembre più brutto
della storia americana e lo spettacolo deve continuare, proprio con quei nomi
che ritornano ancora prepotenti e mai sazi di raccontare quelle storie che riescono
sempre ad emozionare pubblico e crtitica, cominciando dal grande Clint Eastwood
con il suo American Sniper, sei
candidature compreso miglior film e miglior attore in Bradley Cooper, in competizione con il biopic dedicato a Martin Luther King (David Oyelowo) in Selma - La strada per la libertà. Soddisfatto
sembra essere di certo il nostro Michael Keaton, in quel perfetto mix di
autocitazione celato dal regista Alejandro G. Inàrritu nel proprio Birdman, dove la verità del supereroe si
cela dietro quel mestiere di attore che sembra sempre di più la paura di quell’autodistruzione
da evitare a tutti i costi. Grand Budapest
Hotel ha affascinato per le nomination migliori per film, scenografia e
costumi (tra le altre), mentre la musica sembra aver assoldato le parti più
meritevoli nei meandri di quel musical oggi ancora prepotente, nel nome di Meryl
Streep per Into the Woods (miglior
attrice non protagonista), e Alexandre Desplat per la colonna sonora di Grand Budapest Hotel, senza sminuire il
grande lavoro di Damien Chazelle nel suo Whiplash,
con un ottimo J. K. Simmons a difendere la propria statuetta di miglior attore
non protagonista, in lotta con il grande leone che risponde al nome di Robert Duvall
per il suo The Judge in coppia con
Robert Downey Jr. per quel cinema caro alle aule di tribunale. Le apocalittiche
visioni spaziali di Interstellar hanno
raccolto i consensi di miglior scenografia, effetti speciali e sonoro, mentre
la magia del cartoon in digitale sembra sempre una disputa per quel film d’animazione
che non vuole dimenticare i valori della tradizione, e la Disney sembra
contendersi i favori del suo Big Hero 6
in lotta con Dragon Trainer 2 e Boxtrolls – Le scatole magiche. Per il
miglior film straniero sembra un pacato ricordo l’irruenza irriverente della Grande Bellezza italiana, oggi assente
per un cinema polacco in vena di prodigi per il pretenzioso Pawel Pawlikowski
con il suo Ida, interpretato da Agata
Trzebuchowska. Non ci resta che aspettare il verdetto autorevole di questa 87°
edizione, patrocinata dall’attore Neil Patrick Harris, per farci ricordare che
il cinema continuerà ad essere quella porta delle stelle che nessuno può far
smettere di farci sognare... mai!
Di seguito, tutte le nominations:
Miglior film
American Sniper, regia di Clint
Eastwood
Birdman, regia di Alejandro
González Iñárritu
Boyhood, regia di Richard Linklater
Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest
Hotel), regia di Wes Anderson
The Imitation Game, regia di Morten
Tyldum
Selma - La strada per la libertà
(Selma), regia di Ava DuVernay
La teoria del tutto (The Theory
of Everything), regia di James Marsh
Whiplash, regia di Damien
Chazelle
Miglior regia
Alejandro González Iñárritu -
Birdman
Richard Linklater - Boyhood
Bennett Miller - Foxcatcher
Wes Anderson - Grand Budapest Hotel (The
Grand Budapest Hotel)
Morten Tyldum - The Imitation Game
Miglior attore protagonista
Steve Carell - Foxcatcher
Bradley Cooper - American Sniper
Benedict Cumberbatch - The Imitation Game
Michael Keaton - Birdman
Eddie Redmayne - La teoria del tutto
(The Theory of Everything)
Miglior attrice protagonista
Marion Cotillard - Due giorni,
una notte (Deux jours, une nuit)
Felicity Jones - La teoria del tutto (The Theory of Everything)
Julianne Moore - Still Alice
Rosamund Pike - L'amore bugiardo
- Gone Girl (Gone Girl)
Reese Witherspoon - Wild
Miglior attore non
protagonista
Robert Duvall - The Judge
Ethan Hawke - Boyhood
Edward Norton - Birdman
Mark Ruffalo - Foxcatcher
J. K. Simmons - Whiplash
Migliore attrice non protagonista
Patricia Arquette - Boyhood
Laura Dern - Wild
Keira Knightley - The Imitation Game
Emma Stone - Birdman
Meryl Streep - Into the Woods
Migliore sceneggiatura originale
Alejandro González Iñárritu,
Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris e Armando Bo - Birdman
Richard Linklater - Boyhood
Dan Futterman e E. Max Frye - Foxcatcher
Wes Anderson - Grand Budapest Hotel (The
Grand Budapest Hotel)
Dan Gilroy - Lo sciacallo - Nightcrawler
(Nightcrawler)
Migliore sceneggiatura non originale
Jason Hall - American Sniper
Graham Moore - The Imitation Game
Paul Thomas Anderson - Vizio di forma
(Inherent Vice)
Anthony McCarten - La teoria del tutto (The Theory of Everything)
Damien Chazelle - Whiplash
Miglior film straniero
Ida, regia di Paweł Pawlikowski
(Polonia)
Mandariinid, regia di Zaza
Urushadze (Estonia)
Leviathan (Leviafan), regia di
Andrej Petrovič Zvjagincev (Russia)
Timbuktu, regia di Abderrahmane
Sissako (Mauritania)
Storie pazzesche (Relatos
salvajes), regia di Damián Szifrón (Argentina)
Miglior film d'animazione
Big Hero 6, regia di Don Hall e
Chris Williams
Boxtrolls - Le scatole magiche
(The Boxtrolls), regia di Graham Annable e Anthony Stacchi
Dragon Trainer 2 (How to Train Your Dragon 2), regia di Dean DeBlois
Song of the Sea, regia di Tomm Moore
La storia della principessa splendente,
regia di Isao Takahata
Paolo Vannucci
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