DIGINATALE 2014 |
L’eterno
dualismo natalizio campione d’incassi si ripete immutabile nel segno della
Disney
La coppia vincente delle feste
natalizie si riconferma nel nome della computer grafica in 3D.
Sono sempre
puntalmente immancabili all’appuntamento. Nulla li può fermare, forti di quella
formula vincente che si è confermata lo scorso anno con l’asso vincente di Frozen, capolavoro pigliatutto che ha
deliziato grandi e piccini di ogni età, riconfermando una formula che non può
conoscere nessuna perdita d’interesse. Sono i maghi della computer grafica,
ormai la nuova generazione di un cartone animato che ha traghettato il disegno
ad una nuova soglia di vivace protagonismo, senza nulla togliere a quei maghi
del cartoon che hanno decretato il successo di autentici capolavori
caratteristici del cinema anni ’60 tipicamente disneyani. Ormai sono diventati
il nuovo pubblico 2.0, generazione di un futuro in corso che non si può fermare
più. Possiamo rimpiangere gli araldi di un tempo? Forse continueremo a sognare
con gli occhialini in 3D, un tempo accolti come fenomeno passeggero di un
cinema sperimentale che poteva stupire di audace inventiva, invece oggi
assolutamente obbligatori se non si vuole sembrare passati di moda. Computer
che fanno sembrare incredibilmente tutto così autentico da non capire più il
confine tra realtà e fantasia, abituati a interagire con quei personaggi che ci
parlano realmente, che ci fanno vivere le emozioni di un cinema che ha
trasformato i sogni in puro divertimento tangibile, reale e concreto. Le perle
di questo Natale si chiamano Big Hero 6,
diretto dalla coppia Don Hall e Chris Williams, e Paddington (perchè ci ricorda tanto Ted?) di Paul King. Tutto è miscelato con doti di veri campioni d’incassi,
quando Wall-E può ancora sembrare un
punto di riferimento per le nuove generazioni della Disney ormai Pixar
(assorbendo addirittura la Marvel e la Lucas film), quando il fenomeno manga
non può non fare scuola, trasformando in San Fransokyo l’epicentro di questo
divertimento per ragazzini, ipertecnologici come il protagonista Hiro, che si
vede affiancato a questo “morbidoso” pupazzone della robotica che ci ricorda
più il Marshmallow marinaio di Ghostbusters
che gli eroi sparamissili degli ufo robot anni ’70. Ma le sorti di questo
successo annunciato non temono nessun pericolo, nemmeno per quel marchio di
garanzia che risiede nell’orsetto in montgomery blu, affiancato alle seducenti
forme di una Nicole Kidman che non farebbe dubitare nemmeno l’autore di questo
orsetto giramondo, Michael Bond. Una uscita proprio il 25 dicembre, per farci
sognare ancora una volta, senza pensare a chi sarà il vincitore di questa
eterna sfida di un Natale fatto solo per essere assaporato in famiglia, e se la
computergrafica ci può far sembrare tutto ancora così reale... benvenga questa
formula 2.0. Ce lo garantiscono i nostri figli!
Paolo Vannucci
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