CINENATALE 2014 |
La strenna
natalizia di fine anno, con Peter Jackson a concludere una delle saghe più
prolifiche di tutti i tempi
Boldi ritorna al caro cinepanettone,
mentre i pinguini di Madagascar allungano il passo per l’Hobbit di fine
stagione.
Immaginare
un Natale senza Peter Jackson sembra terribilmente vuoto e senza senso, eppure dobbiamo
rassegnarci inesorabilmente al gran finale di una delle saghe che ci ha
accompagnato per ben 13 anni, da quando la prima trilogia dell’Anello è uscita
sugli schermi, regalandoci i paesaggi di una Nuova Zelanda ormai consacrata
alla Terra di Mezzo, passando da Frodo a
Bilbo per un passaggio di testimone che ha fruttato 5 miliardi di incassi, per
non tralasciare i meriti di diciassette Oscar che fanno invidia all’unica trilogia
analoga che risponde al nome di Star Wars.
Ma le speranze dei fan risiedono nel Silmarillion,
alcova di un prequel che sembra sfidare la vena persistente di un autore che
nel nome di Tolkien ha saputo condensare mitologia e fantasy in quel culto
letterario fagocitato dal cinema e oggi predestinato ad un serial televisivo.
Staremo a vedere. Se l’attore Ian McKellen (Gandalf) era stato riconfermato allo
scadere dei primi tre episodi, non possiamo recriminare nulla al nostrano
Massimo Boldi, che ritorna al Cinepanettone più tradizionale aggiustando il
partner in Gigi Proietti, nell’uscita di Ma
tu di che segno sei?, mentre Christian De Sica gioca nel solito anticipo di
novembre con il suo fortunato La Scuola
più bella del mondo, accompagnato da Rocco Papaleo, Lello Arena e Miriam
Leone. Se Lo Hobbit – La battaglia delle
cinque armate, in uscita il 17 dicembre, resta il piatto forte di queste
strenne natalizie, il nostro cinema si affida al tanto atteso film di Gabriele
Salvatores (senza dimenticarci del piatto forte riservato ad Aldo, Giovanni e Giacomo con il loro Il ricco, il povero e il maggiordomo), Il ragazzo invisibile prodotto da Rai Cinema (Valeria Golino nel
ruolo della madre e Fabrizio Bentivoglio tra i protagonisti), sui sapori
dispensati da una Graphic novel che sà deliziare le prodezze di un adolescente
che si scopre portatore di un dono che vuole utilizzare per rafforzare quella
diversità che marca il margine della fantasia. Un esperimento riuscito del
regista di Nirvana, per rafforzare
quella vena direttiva che può ancora confermare e non deludere, anticipato da
un'uscita a fumetti firmata dalla Panini che ha saputo accomodare le
aspettative di un pubblico per ragazzi che può parlare anche agli adulti. Se l’animazione
è sempre stata il piatto forte di ogni buon Natale in celluloide, con I Pinguini di Madagascar possiamo
tranquillamente rafforzare le stressanti file per un biglietto che può ancora
divertire, affidandoci ai quattro pinguini più sgangherati degli ultimi tempi, Skipper,
Soldato, Kowalski e Rico, che con il solito rito dello spin off di successo
hanno saputo eguagliare le aspettative analoghe dei simpatici ovetti gialli di Cattivissimo me, ormai saturi di quel
potere che nei prodigi della televisione per ragazzi può ancora stupire di
originalità. Accomodanti e contenti, ci possiamo immergere in queste festività
cinematografiche senza rimpianti, sperando solo che papà Jackson abbia pronto
un regalo speciale per il prossimo anno... o almeno per farci credere che
questa magia delle feste non abbia mai fine. Buon Cinenatale a tutti!
Paolo Vannucci
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