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HUNGER GAMES PARTE TERZA |
Primo
capitolo della terza parte di Hunger Games, con una Jennifer Lawrence in grande
forma per il penultimo epilogo della saga di Suzanne Collins
Il ritorno di Katniss Everdeen nella
fortunata trilogia degli Hunger Games.
Mentre nelle sale italiane spopolano le consuete
uscite novembrine di un cinema italiano a cui piace anticipare le tradizionali
strenne natalizie formato famiglia, e quest’anno tocca a Ficarra e Picone (Andiamo a quel Paese) per fiancheggiare
l’assalto di Alessandro Genovesi con il suo altisonante Soap Opera (per non dimenticarci mai di Diego Abatantuono,
Cristiana Capotondi e Fabio de Luigi tra gli eterni interpreti di una
tradizione ormai a puntate), tutti sono in trepidante attesa per la prima parte
dell’epilogo della saga fortunata (un miliardo e mezzo di dollari di incasso in
tutto il mondo) dei giochi pericolosi creati dalla scrittrice Suzanne Collins,
con il solito rituale affidato alla giovane Jennifer Lawrence, con il suo curriculum
arricchito da tre nomination e un Oscar nonostante i suoi venticinque anni. Se
la scomparsa di Philip Seymour Hoffman ad una settimana dalla fine delle
riprese non ha colmato l’immenso vuoto lasciato ai colleghi e fan di tutto il
mondo, per il cinico rituale di Hollywood affidato al monito “The show must go on” tutto rimane
immutato, ricorrendo alle riprese in digitale per ritoccare le ultime scene di
un secondo capitolo in uscita tra un anno (19 novembre 2015), mentre restiamo
immancabilmente attaccati alle romantiche traversie di una Katniss devota
all’emblematico Gale Hawthorne (Liam Hemsworth), sopravvissuto all’assedio del
Distretto 12, mentre il terribile presidente Snow (Donald Sutherland) riesce ad
annullare la volontà di Peeta Mellark (Josh Hutcherson) con un lavaggio del
cervello che lo porterà a credere che la responsabile di tutto questo
sfaldamento del sistema è la sua giovane compagna di un gioco che ora si vede
costretta a tenere uniti i ribelli dei distretti sopravvissuti al tragico
epilogo dell’ordine di Capitol City. Immutata ancora la partecipazione di
Stanley Tucci e Woody Harrelson, mentre tocca a Julianne Moore convincere i fan
della saga con la propria presenza nel ruolo del capo del Distretto 13, Alma
Coin. I giochi sono fatti, rimettendoci nel proverbiale arco di una eroina che
ha saputo trasportare in una nuova dimensione di sentimenti e adrenalina il
pubblico di ogni età, avidi di azione ed effetti speciali che di certo non
mancheranno di stupire, nel canto proverbiale dell’emblematica ghiandaia
imitatrice. Buon Hunger Games a tutti!
Paolo Vannucci
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