DRACULA: Il ritorno del vampiro |
Il culto del
personaggio creato da Bram Stoker, nei canini affilati di Jonathan Rhys Meyers
e Luke Evans
La recente produzione televisiva e
cinematografica che ha riportato in vita il culto del celebre vampiro Dracula.
Se pensavamo
che con Twilight il culto dei
succhiasangue avesse imposto nuove regole, tanto da far sembrare obsoleta la
parola vampiro, almeno ci dobbiamo ricredere solo in parte, visto con quanta
meticolosità vengono affidate le recenti produzioni che hanno riportato a nuova
vita le gesta del celebre conte creato dalla fantasia romantica di Bram Stoker.
Dobbiamo dimenticarci le oscure spirali del terrore affidate a Max Schreck nel Nosferatu il vampiro diretto da F. W.
Murnau e l’impomatato Bela Lugosi del Dracula
di Tod Browning, anche se tutti si rifanno il ghigno con il malefico Cristopher
Lee, gessato e crudele più che mai. Francis Ford Coppola ha avuto il merito di
riportare sullo schermo la fedele rilettura dell’autentico romanzo Stokeriano,
regalandoci un Gary Oldman all’altezza di un simile ruolo, ed è proprio da
questa inedita veste grafica che la recente produzione televisiva prodotta
dalla NBC e dallo stesso Jonathan Rhys Meyers (nei panni del celebre Vlad
Tepes) si è affidata per introdurre le seducenti spoglie di un inedito
Alexander Greyson, approdato nella Londra vittoriana del XIX secolo con
l’apparente scopo di svelare la nuova scienza alla moderna civiltà del sapere,
ostacolato sin da subito dagli esponenti dell’Ordine del Drago, la setta
cristiana che precedentemente gli ha ucciso la giovane consorte Ilona
(l’attrice Jessica de Gouw), ritrovata nelle grazie della studentessa di
Medicina, Mina Murray, iniziata dall’accademico Abraham Van Helsing (Thomas
Kretschmann), insolito collaboratore di Dracula per eliminare per sempre
L’Ordine, accomunati dallo sterminio di entrambe le famiglie. Una produzione
che ha il merito di dispensare sulfuree esalazioni di patinato terrore, senza
distaccarsi mai di troppo dall’originale opera a cui è ispirata. Faccenda non
tanto riuscita nella storica rivisitazione affidata al regista Gary Shore, dispensando
il ruolo di Vlad III di Valacchia, conservando della oscura figura del vampiro
tutte le ragioni per essere temuto dall’esercito turco, diventando quel
malefico demone solo per proteggere la sua famiglia dagli orrori della guerra.
Una insolita rilettura che cerca di venire ai patti con i suoi predecessori,
affidando all’attore Luke Evans le sorti di tanto agoniato compiacimento, visto
che lo rivedremo anche nei panni di Eric Draven nel prossimo remake de Il Corvo. Insomma, una autentica manciata
di titoli che hanno il merito di elevare la figura sempre osannata del celebre
Conte Dracula, seducente negli intrighi di potere affidati J.R.Meyers,
cavalleresco negli scontri a ferro e fuoco di Dracula Untold, in sala il 30 ottobre, per essere sempre l’eterno
vampiro assetato d’amore.
Paolo Vannucci
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