LA GRANDE BELLEZZA - Regia di Paolo Sorrentino |
Tutto è
pronto per la cerimonia che vede affiancati Martin Scorsese e Alfonso Cuaròn,
con un comprimario d’eccezione in Paolo Sorrentino pronto a stupire con La Grande Bellezza
Volti e nomi dell’86° Cerimonia della
statuetta più prestigiosa del cinema.
Anche
quest’anno si passa al setaccio tutto il Cinema pregustato e anticipato dai
vari Festival nazionali e Mostre che hanno consolidato un’unica verità: le
nomination riecheggiano come l’epifania per le feste natalizie, regalando
carbone e dolciumi elargiti con parsimonia e attenzione, soprattutto per
un’attualità che masterizza soggetti che vogliono elasticizzare l’attenzione
dello spettatore, in quel valzer caotico che magnetizza e ripropone i temi
scottanti che acquisiscono quel valore romanzato che non sembra subire alcuna
inflessione d’interesse. Ne sa qualcosa Stephen Frears, che con il riuscito Philomena diventa il testimone più
rappresentativo di quel dramma che non ha mai deluso la tradizione di un cinema
mondiale mai scalfito dalla stessa ostinazione nel rielaborare temi che dalla
novella al biopic riescono sempre ad emozionare pubblico e crtitica, devolvendo
nell’interpretazione di Judi Dench un’autentica prova di vero cinema, il tutto
condito dalle nominations per miglior film, sceneggiatura non originale e
attrice. Stessa sorte sembra toccare la stessa Jennifer Lawrence, che con il
magnetico American Hustle – l’apparenza
inganna di David O. Russell sembra voler ritentare la fortunata sorte
dell’edizione precedente, sempre al fianco di Bradley Cooper in corsa per
migliori attori non protagonisti, dietro a Christian Bale e al regista per le
statuette maggiori (attore, regia e miglior film). Di sicuro è tutto a
vantaggio di quei titoli che hanno saputo elargire un cinema attuale
all’altezza dei prodigi virtuali, passando dall’epico Gravity di Alfonso Cuaròn (vertiginosa rielaborazione di un’odissea spaziale in computergrafica) al
comprimario The Wolf of Wall Street di
Martin Scorsese, riproponendo un Leonardo DiCaprio che sembra voler rivendicare
quell’Oscar inseguito già da un pò di tempo, tentando la sorte insieme al
“grande Leone” Martin Scorsese, meno preoccupato delle sorti della sua ultima
fatica cinematografica, attingendo dal romanzo autobiografico di Jordan
Belfort, e per questo nominato anche di miglior sceneggiatura non originale. Altro
grande comprimario è l’impresa in “mare aperto” di Tom Hanks, che col suo
spiazzante Captain Phillips sembra
ricalcare le sorti meno fortunate delle vicissitudini che hanno infervorato i
mari internazionali di ogni continente, tra lotte clandestine e problematiche
che hanno molto di quel drammatico che ha saputo rendere il regista Paul
Greengrass, in corsa come miglior film e sceneggiatura non originale (Billy
Ray). Il piatto forte, almeno per noi italiani, è quell’outsider rappresentato
da Paolo Sorrentino, complice di quella presa di posizione di un cinema
italiano che vuole rivendicare ambizioni molto più onerose dello stesso cinema
in vena di prestazioni metafisiche e platiche (grazie a Stefania Cella per la
scenografia), e il trittico composto da
Toni Servillo, Carlo Verdone e Sabrina Ferilli sembra deciso ad arrivare
molto in alto, visto già la vittoria del Golden Globe come anticipo di quei
meriti che sono stati riposti dalla Medusa-Mediaset, come alfieri di un cinema
che pare faccia meno fatica a prendere in prestito cronaca e protagonisti che
sanno raccontare la vita molto meglio di quel che possa sembrare. Quindi, tutto
è pronto per la cerimonia attesa del 2 Marzo, con una Ellen DeGeneres sempre in
forma, visto la precedente edizione sempre da lei presentata, per farci sognare
insieme alle grandi stelle del cinema mondiale. Solo per noi... almeno per una
notte.
Di seguito, tutte le nominations:
Miglior film
• 12 anni schiavo (12
Years a Slave), regia di Steve McQueen
• American Hustle -
L'apparenza inganna (American Hustle), regia di David O. Russell
• Captain Phillips - Attacco in mare aperto (Captain
Phillips), regia di Paul Greengrass
• Dallas Buyers Club, regia di Jean-Marc Vallée
• Gravity, regia di
Alfonso Cuarón
• Her, regia di Spike
Jonze
• Nebraska, regia di
Alexander Payne
• Philomena, regia di
Stephen Frears
• The Wolf of Wall Street, regia di Martin Scorsese
Miglior regia
• David O. Russell -
American Hustle - L'apparenza inganna
• Alfonso Cuarón - Gravity
• Alexander Payne -
Nebraska
• Steve McQueen - 12 anni
schiavo
• Martin Scorsese - The Wolf of Wall Street
Miglior attore protagonista
• Christian Bale - American
Hustle - L'apparenza inganna
• Bruce Dern - Nebraska
• Leonardo DiCaprio - The Wolf of Wall Street
• Chiwetel Ejiofor - 12 anni schiavo
• Matthew McConaughey - Dallas Buyers Club
Miglior attrice protagonista
• Amy Adams - American
Hustle - L'apparenza inganna
• Cate Blanchett - Blue
Jasmine
• Sandra Bullock - Gravity
• Judi Dench - Philomena
• Meryl Streep - I segreti
di Osage County
Miglior attore non protagonista
• Barkhad Abdi - Captain Phillips - Attacco in mare aperto
• Jonah Hill - The Wolf of Wall Street
• Bradley Cooper -
American Hustle - L'apparenza inganna
• Jared Leto - Dallas
Buyers Club
• Michael Fassbender - 12
anni schiavo
Migliore attrice non protagonista
• Sally Hawkins - Blue
Jasmine
• Lupita Nyong'o - 12 anni
schiavo
• Jennifer Lawrence -
American Hustle - L'apparenza inganna
• Julia Roberts - I
segreti di Osage County
• June Squibb - Nebraska
Migliore sceneggiatura originale
• David O. Russell e Eric Warren Singer - American Hustle
- L'apparenza inganna
• Woody Allen - Blue Jasmine
• Craig Borten e Melisa Wallack- Dallas Buyers Club
• Spike Jonze - Her
• Bob Nelson - Nebraska
Migliore sceneggiatura non
originale
• Richard Linklater, Julie Delpy e Ethan Hawke - Before
Midnight
• Steve Coogan e Jeff Pope - Philomena
• John Ridley - 12 anni schiavo
• Terence Winter - The Wolf of Wall Street
• Billy Ray - Captain Phillips - Attacco in mare aperto
Miglior film straniero
• The Broken Circle
Breakdown, regia di Felix Van Groeningen (Belgio)
• La grande bellezza,
regia di Paolo Sorrentino (Italia)
• Il sospetto, regia di
Thomas Vinterberg (Danimarca)
• The Missing Picture,
regia di Rithy Panh (Cambogia)
• Omar, regia di Hany
Abu-Assad (Palestina)
Paolo Vannucci
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