DiCINEMA: LIAM NEESON |
Un
viaggio nello star system mondiale, per conoscere gli attori e i
registi che hanno rinnovato l’ultima generazione di miti in
celluloide
Volto
maschile pulito del cinema, il talento che ha saputo imporsi da
grande protagonista nella mecca hollywoodiana, nelle qualità di
attore di Liam Neeson.
Coniugare
le
caratteristiche
di nobiltà e ribellione, può sembrare un'impresa ardua per
qualsiasi artista che vuole imporsi nel difficile mondo del cinema
americano. Ma se l'attore (o forse è meglio dire l'uomo) in
questione si chiama Liam Neeson, l'impresa diventa “scontata” e
dagli esiti felici. Irlandese purosangue (nato a Ballymena, classe
1952), frequenta la Queen's
University Belfast,
lasciando gli studi, con un passato di promessa del pugilato
incompiuto. L'esordio cinematografico di rilievo arriva con il film
Excalibur,
diretto da John Boorman, a cui seguono dei considerevoli successi di
pubblico e critica devoluti in Il
Bounty
(di Roger Donaldson), Mission
(di Roland Joffé) e Suspect-Presunto
colpevole
(di Peter Yates). La scommessa vincente arriva con il cupo Darkman,
diretto da Sam Raimi, a cui segue il vero trampolino di lancio
nell'olimpo delle grandi star con la prima candidatura all'Oscar per
Schindler's
List,
nelle abili mani di Steven Spielberg a cui ripone un drammatico
spaccato dell'olocausto nazista. Immerso nelle proprie radici di
puro irlandese, arrivano le parti tessute impeccabilmente nella sua
scorza di fiero ribelle, passando
da Rob Roy
di Michael Caton-Jones al premiato Michael
Collins
di Neil Jordan, Coppa Volpi per miglior attore alla Mostra del Cinema
di Venezia. George Lucas lo reclama per la ripresa della sua saga di
Star Wars nell'Episodio
I-La minaccia fantasma,
mentre Woody Allen lo dirige nel suo Mariti
e Mogli.
Il film epico di guerra lo reclama, nelle abili mani di Kathryn
Bigelow che lo accoppia assieme ad un granitico Harrison Ford nel
monumentale
K-19.
Bille August lo dirige nella rivisitazione di un classico in I
Miserabili,
mentre Martin Scorsese lo immerge nelle faide americane intinte nel
sangue, al fianco di Leonardo DiCaprio e Daniel Day-Lewis, nel
riuscito
Gangs of New York.
Richard Curtis lo vuole nello spensierato cast corale di Love
Actually-L'Amore davvero,
mentre Christopher Nolan lo reclama per il ruolo di mentore nel suo
Batman
Begins, dosando
la reale capacità di Liam Neeson nelle arti marziali.
Louis
Leterrier lo veste di mitologia moderna nel rifacimento di Scontro
tra Titani,
riprendendo
il ruolo nel sequel diretto da
Jonathan
Liebesman, La
Furia dei Titani.
L'azione
adrenalinica dei tre episodi di Taken
confermano
la dura scorza di un attore cesellato per il dinamismo di un cinema
benvoluto da Hollywood, confermando la sua presenza nei riusciti
Silence
di Martin Scorsese e
L'Uomo sul
Treno-The Commuter
di Jaume Collet-Serra.
Paolo Vannucci
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