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grafica “figlia dei tempi” per il secondo episodio sempre diretto da Raja Gossnell.
Chi l’avrebbe mai detto che da una “puffosa”
giornata come tante, nella sobria noia di un disegnatore distratto, potevano
nascere delle creaturine tanto audaci da far diventare quel tormentone “passami quel... puffo” uno dei
colossi della cultura a fumetti per i
più piccoli di tutti i tempi? Se Pierre Culliford (in arte Peyo) non poteva
immaginare le incalcolabili proporzioni di un simile successo, ci ha pensato la
Sony Pictures Animation, in collaborazione con la Columbia, a dare “nuova vita”
a quel progetto realizzato nel 2011 con il primo episodio sempre diretto da
Raja Gossnell, caratterizzando quelle soffici forme bianco-blu dei buffi
nanetti con tanto di cappello, che hanno colorato di sobria fantasia le
giornate televisive dei piccini svezzati a “puffi
a merenda”. Un successo che deve la
fortuna alla voracità della celebre coppia Hanna e Barbera, che nel 1981 ha
battezzato la prima “valanga azzurra” (la nostra Cristina D’Avena ha potuto
intonare quel ritornello, marchio a DOP della cultura vintage televisiva
tricolore) che ha fatto diventare un
prodotto di inestimabile merchandising mondiale (bissando il successo del
talentuoso Tin Tin del connazionale
Hergè) il fumetto originale di Pierre Culliford, disegnato per la prima volta
nel 1958 e trasposto nel primo lungometraggio d’animazione del ‘65 "Les
Aventures des Schtroumpfs", vero prequel dell’invasione statunitense
perpetuata dalla NBC sino al finire degli anni novanta, dopo che lo stesso Peyo
è venuto a mancare nel 1992. Oggi si riparte da DUE, stessa formula, stessi
ingredienti e stessa ilarità sulle spalle dei più smaliziati grandicelli, che
volentieri si abbandonano a quella voglia di eterna gioventù, affidandosi alla
nostalgica moda dei gadget in plastica colorata per deliziarsi nelle prodezze
della nuova era tecnologica della computer grafica in 3D... per toccare
nuovamente quei goliardici personaggi dai buffi nomi, così tanto simili alle
nostre ansie quotidiane. E’ così bello
ritrovare un Mago Gargamella così autentico e fedele all’originale... e forse
meglio, nella perfidia mimica di Hank Azaria, indaffarato a creare dei
mefistofelici cloni degli innocui puffi blu (I Puffi Monelli, affidati alle
voci di Christina Ricci e J. B. Smoove), sempre ammoniti dal saggio Grande
Puffo, divertiti dall’intrepido Tontolone e razionalizzati dal serio
Quattrocchi... e tutti in nome della Puffetta, dolce e sexy più che mai,
rivalutata dalla inedita Colonna Sonora affidata alla Hit di Britney Spears, Ooh La La. Una formula mista battezzata
dal Garfield diretto da Peter Hewitt,
trasponendo l’omonimo fumetto nella simpatia del Gattone Rosso ritoccato dalla computergrafica e Live-Action, capace di creare quel ponte che solo la fantasia può
costruire, per far diventare realtà le nostre innocenti nostalgie che si
trasformano in soporifera umanità. I giochi sono fatti... e a noi piace tanto
giocare, magari con un bel gelato al gusto di Puffo!
Paolo Vannucci
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