sabato 21 dicembre 2013

INDOVINA CHI VINCE A NATALE?

INDOVINA CHI VINCE A NATALE?
Fausto Brizzi convince a chi crede in Babbo Natale, festeggiando insieme alla Disney di Lasseter con il suo FROZEN

Diego Abatantuono si incorona Re del Natale, per una comicità che premia il cinema natalizio dei buoni sentimenti, tutto sotto lo scettro della Pixar con il fiabesco adattamento della storia di Christian Andersen.
 
Ebbene il colpaccio si è ripetuto per la seconda stagione consecutiva... segno che il “popolo” italiano delle Vacanze sa ancora apprezzare il buongusto della tradizione più attaccata al periodo dell’anno in cui tutto deve essere incorniciato in nastri rossi e vischi a più non posso, facendo stressanti file per assicurarsi che l’ultimo pacchetto natalizio sia stato confenzionato a dovere. Lo stesso ragionamento lo ha sicuramente fatto il nostro Fausto Brizzi, già abituato a quel cinepanettone che ormai sà più di parolaccia rivestita a dovere, per tornare ad essere definitivamente quel delizioso momento di 90 minuti in cui tutto scorre sotto il monito della commedia italiana che non guarda in faccia a nessun periodo dell’anno, senza ipocrisie e diritto allo stomaco. E Christian De Sica ha salutato tutti con l’ultimo “disaster Movie” passando il testimone a Paolo e Luca, per accontentare chi vuole giustamente credere alla risata di poche pretese. La gavetta di Brizzi, diplomato al centro sperimentale (sembrava) solo per assoldare ai doveri di un Neri Parenti che gli faceva scrivere tutti i più recenti dozzinali Natali in ogni dove e con tette e culi al macello, si è infine dimostrato quell’autore di talento in cui tutti hanno sempre creduto, dalla fiction televisiva per arrivare a toccare quel “mostro” sacro di Francesco Mandelli, rubato ai I Soliti Idioti per dirigerlo nel più misurato Pazze di me. Quest’anno ripesca un collaudato Diego Abatantuono, ormai “purosangue” senza esitazioni di stile, per incorniciare la fidanzatina italiana Cristiana Capotondi insieme al “bellone” più cool del nostro cinema, uscito dai ranghi di Moccia e prestando il suo nome (Bova... Raoul Bova) a questo film che si preannuncia già come un elisir di buoni sentimenti dai sapori di Oscar più “devastanti” (non possiamo non nominare Il mio piede sinistro), per un belloccio che fà intenerire i cuori femminili tra un sorriso e un’amarezza, per essere un monito a quell’handicap che c’è ma non si vede, un pò come il nostro Governo che sembra di voler giocare con le sorti di noi contribuenti. Intanto il cinema è un nostro sacrosanto diritto, e la Disnsey-Pixar ha fatto le cose in grande anche per il rifacimento della storia classica di Andersen ispirata a “La Regina delle Nevi”, con un Brignano nostrano che riesce a caratterizzare il suo Olaf con quel tocco di originalità che sà di furbizia di mestiere per chi di doppiaggio se ne intende un pò di più, e l’Autieri come spalla se la cava benissimo. I giochi sono fatti, e le corse ai multisala sono l’ansia che ci tocca subire per non farci scappare l’ultima uscita della stagione... sempre nel buon nome del cinema. Quello buono, come sempre. BUON CINENATALE A TUTTI!       


Paolo Vannucci

Nessun commento:

Posta un commento