venerdì 5 dicembre 2014

DIGINATALE PER SEMPRE?



DIGINATALE 2014

L’eterno dualismo natalizio campione d’incassi si ripete immutabile nel segno della Disney 

La coppia vincente delle feste natalizie si riconferma nel nome della computer grafica in 3D. 

Sono sempre puntalmente immancabili all’appuntamento. Nulla li può fermare, forti di quella formula vincente che si è confermata lo scorso anno con l’asso vincente di Frozen, capolavoro pigliatutto che ha deliziato grandi e piccini di ogni età, riconfermando una formula che non può conoscere nessuna perdita d’interesse. Sono i maghi della computer grafica, ormai la nuova generazione di un cartone animato che ha traghettato il disegno ad una nuova soglia di vivace protagonismo, senza nulla togliere a quei maghi del cartoon che hanno decretato il successo di autentici capolavori caratteristici del cinema anni ’60 tipicamente disneyani. Ormai sono diventati il nuovo pubblico 2.0, generazione di un futuro in corso che non si può fermare più. Possiamo rimpiangere gli araldi di un tempo? Forse continueremo a sognare con gli occhialini in 3D, un tempo accolti come fenomeno passeggero di un cinema sperimentale che poteva stupire di audace inventiva, invece oggi assolutamente obbligatori se non si vuole sembrare passati di moda. Computer che fanno sembrare incredibilmente tutto così autentico da non capire più il confine tra realtà e fantasia, abituati a interagire con quei personaggi che ci parlano realmente, che ci fanno vivere le emozioni di un cinema che ha trasformato i sogni in puro divertimento tangibile, reale e concreto. Le perle di questo Natale si chiamano Big Hero 6, diretto dalla coppia Don Hall e Chris Williams, e Paddington (perchè ci ricorda tanto Ted?) di Paul King. Tutto è miscelato con doti di veri campioni d’incassi, quando Wall-E può ancora sembrare un punto di riferimento per le nuove generazioni della Disney ormai Pixar (assorbendo addirittura la Marvel e la Lucas film), quando il fenomeno manga non può non fare scuola, trasformando in San Fransokyo l’epicentro di questo divertimento per ragazzini, ipertecnologici come il protagonista Hiro, che si vede affiancato a questo “morbidoso” pupazzone della robotica che ci ricorda più il Marshmallow marinaio di Ghostbusters che gli eroi sparamissili degli ufo robot anni ’70. Ma le sorti di questo successo annunciato non temono nessun pericolo, nemmeno per quel marchio di garanzia che risiede nell’orsetto in montgomery blu, affiancato alle seducenti forme di una Nicole Kidman che non farebbe dubitare nemmeno l’autore di questo orsetto giramondo, Michael Bond. Una uscita proprio il 25 dicembre, per farci sognare ancora una volta, senza pensare a chi sarà il vincitore di questa eterna sfida di un Natale fatto solo per essere assaporato in famiglia, e se la computergrafica ci può far sembrare tutto ancora così reale... benvenga questa formula 2.0. Ce lo garantiscono i nostri figli!       

Paolo Vannucci

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