lunedì 26 maggio 2014

MALEFICA ANGELINA JOLIE

MALEFICENT: ANGELINA JOLIE
Il riadattamento dark della fiaba Disney, diretto da Robert Stromberg, con Angelina Jolie  nel ruolo da protagonista di Malefica, strega fantasy alla corte di Elle Fanning

Fantasy da Leggenda per la storia de “La bella addormentata”, attraverso gli occhi malefici di Angelina Jolie.   

Dark è la parola magica... e non c’è bisogno di dimenticarsi dell’originale cartoon Disney del 1959, tanta è la fedeltà con la quale Robert Stromberg è riuscito a caratterizzare una delle fiabe tanto care al regno delle principesse di zio Walt (complice dello scrittore Charles Perrault), maniacale nel riproporci i fatti legati alla giovanissima Aurora e del sortilegio perpetuato alle sue spalle per volere della temibile strega Malefica, ovvero nel suo mondo cupo capace di soggiogare un intero popolo alla corte del buon Re Stefano (Sharlto Copley), “colpevole” di non aver invitato un ospite tanto indesiderato al battesimo della piccola principessa (Vivienne Jolie-Pitt ad interpretarla all’età di cinque anni), prima di cadere vittima di quel sonno fatale per opera di un arcolaio e  del suo provvidenziale fuso. Se Biancaneve e il cacciatore aveva introdotto tante atmosfere reinterpretative per dare credibilità a dei personaggi legati all’immaginario fatto di disegni e colore, nessuno può obiettare nulla a quanta meticolosità è stata messa fede ai bozzetti originali per permettere alla Jolie di calarsi in un demoniaco personaggio (il solito rituale di compiacimento nei riguardi delle predilezioni del personaggio citato senza troppe divagazioni del caso, a suo dire il preferito sin da piccola) e tutto deve ricondurre al cartone animato originale, vedi il principe Filippo (Brenton Thwaites) sostenuto dalle tre fatine Fauna (Imelda Staunton), Flora (Lesley Manville) e Serenella (Juno Temple), fautrici del sonno proverbiale per mettere rimedio alla morte inflitta dalla triste megèra.  Per non distaccarsi da tanta originalità, la stessa fortunata sorte è toccata a Sam Riley, chiamato ad interpretare il cupo Corvo in vena di mutazioni, per un prodigio in computergrafica in uscita il 30 maggio nelle sale americane e posticipato per il 28 nell’uscita italiana. Se la giovanissima Elle Fanning ci ha messo tutta se stessa per avvicinarci sempre di più all’universo di streghe e draghi (sedicenne in tenera età, presa in prestito sulle forme di Audrey Hepburn),  noi sapremo accogliere tanto virtuosismo in punta di bacchetta... magica come da tradizione!
               
               

Paolo Vannucci

venerdì 23 maggio 2014

DiCinema: la nuova Hollywood

DiCINEMA: NICOLE KIDMAN
Un viaggio nello star system mondiale, per conoscere gli attori e i registi  che hanno rinnovato l’ultima generazione di miti in celluloide

Vizi e virtù del glamour femminile, nel fascino di una delle attrici più rappresentative del nuovo cinema, nel talento di Nicole Kidman.  

Se femminilità vuol dire ammiccare felicemente a quella prerogativa che appartiene alla grazia  di chi sà essere donna e amante, compagna di vita e spregiudicatezza senza meriti, possiamo attingere senza inibizioni in quella alcova femminile di titoli che hanno celebrato la sensualità, senza danneggiare l’equazione “seduzione vuol dire emozione”, per aprire un autentico scrigno di perle rare che passano dal “classicismo” espresso da  The Angel wore red (La Sposa bella, accompagnata dal campanilismo di De Sica) all’Alta Società immersa nei vocalizzi di Bing Crosby e Grace Kelly, a cui la Kidman deve gran parte del meglio di essere attrice. Nicole Mary, australiana d’importazione (è nata a Honolulu, Hawaii) è uno dei simboli contemporanei di quel cinema caro a tutti, dal voyeurismo tenace di chi la preferisce negli esordi professionali caratterizzati in Da Morire di Gus Van Sant (la stessa attrice nel primo provino, sotto la tutela di Pat Wilson, per apparire nel proprio videoclip musicale) ai pacchetti da blockbuster commerciali per i più giovanissimi, e tra i  migliori preferiamo Giorni di Tuono (Tony Scott alla regia, con il marito Tom Cruise), Cuori Ribelli di Ron Howard e  il Bat Man Forever firmato Joel Schumacher. I cardini essenziali della propria filmografia rimangono il clichè elaborato dal noire Malice – il sospetto, diretto da Harold Becker, psicothriller sul dramma essenziale giocato nel triangolo celebrato dal giallo poliziesco, e il più sofisticato Ritratto di Signora, tratto dal romanzo di Henry James, orchestrato da una Jane Campion, abile regista precedentemente supportata da un analogo dramma  intimista d’epoca con Lezioni di Piano. Note di sentimentalismo che possono riportare in voga il melodramma in salsa commedia, con un My Life che abbraccia i tempi attuali, al fianco di Michael Keaton. Il cuore cinematografico di Stanley Kubrick batte con un capolavoro filmato in coppia con il marito Cruise, nel Eyes Wide Shut che ha fortificato la narrazione di un regista abile nel sublime preconfezionato, dove sesso e potere vengono analizzati in quella sottile linea psicologica che non turba visivamente l’immagine degli attori. Classe di attrice e abile cantante che vengono avvalorate e ufficialmente scoperte con il magnifico Moulin Rouge!, musical cinematografico che scandisce i tempi di un ottimo Luhrmann, replicando le prodezze del Romeo+Giulietta, trovando in Ewan McGregor un degno partner di altrettanta capacità canora. Preambolo al successivo Oscar ottenuto con The Hours, nella parte della scrittrice Virginia Woolf, attribuendole una caratterizzazione devota alla mimica necessaria alla psicologia del personaggio stesso, nel dramma relegato al pensiero della scrittrice, “Storie di donne che si accontentano di restare vive per gli altri, perchè al fondo di ogni vita rimangono le ore, una dopo l’altra”. Di spicco rimangono anche le parentesi fantasy, in un bellissimo kolossal per i più piccoli, La Bussola d’Oro, diretto da Chris Weitz e il rifacimento “soap” di Vita da Strega, nel monito della serie televisiva omonima. Tutto per riedificare la propria abilità, partecipando nel valzer di Nine, moderno restyling felliniano dedicato al cineasta italiano e nel celebrativo semi-biopic Australia, al fianco di un Hugh Jackman, oggi celebrato nel pluricandidato Les Misèrables, omaggio al musical da cineasti degni del cinema contemporaneo, nel nome di Tom Hooper. La stessa classe che l’ha scelta per il ruolo di Grace, omaggio alla diva e principessa Kelly, in quella favola triste che ha scritto le più belle pagine del cinema mondiale. 

Di seguito, tutti i film interpretati dall’attrice:

Bush Christmas, regia di Henry Safran (1983)
La banda della BMX (BMX Bandits), regia di Brian Trenchard-Smith (1983)
Wills & Burke, regia di Graeme Clifford (1985)
Archer's Adventure, regia di Denny Lawrence - film TV (1985)
Windrider, regia di Vincent Monton (1986)
Nightmaster (Watch the Shadows Dance), regia di Mark Joffe (1987)
Un'australiana a Roma, regia di Sergio Martino - film TV (1987)
The Bit Part, regia di Brendan Maher (1987)
Emerald City, regia di Michael Jenkins (1988)
Ore 10: calma piatta (Dead Calm), regia di Phillip Noyce (1989)
Bangkok Hilton, regia di Ken Cameron - miniserie TV (1989)
Giorni di tuono (Days of Thunder), regia di Tony Scott (1990)
Flirting, regia di John Duigan (1991)
Billy Bathgate - A scuola di gangster (Billy Bathgate), regia di Robert Benton (1991)
Cuori ribelli (Far and Away), regia di Ron Howard (1992)
Malice - Il sospetto (Malice), regia di Harold Becker (1993)
My Life - Questa mia vita (My Life), regia di Bruce Joel Rubin (1993)
Da morire (To Die For), regia di Gus Van Sant (1995)
Batman Forever, regia di Joel Schumacher (1995)
Ritratto di signora (The Portrait of a Lady), regia di Jane Campion (1996)
The Peacemaker, regia di Mimi Leder (1997)
Amori & incantesimi (Practical Magic), regia di Griffin Dunne (1998)
Eyes Wide Shut, regia di Stanley Kubrick (1999)
Moulin Rouge!, regia di Baz Luhrmann (2001)
The Others, regia di Alejandro Amenábar (2001)
Birthday Girl, regia di Jez Butterworth (2001)
The Hours, regia di Stephen Daldry (2002)
Dogville, regia di Lars von Trier (2003)
La macchia umana (The Human Stain), regia di Robert Benton (2003)
Ritorno a Cold Mountain (Cold Mountain), regia di Anthony Minghella (2003)
La donna perfetta (The Stepford Wives), regia di Frank Oz (2004)
Birth - Io sono Sean (Birth), regia di Jonathan Glazer (2004)
The Interpreter, regia di Sydney Pollack (2005)
Vita da strega (Bewitched), regia di Nora Ephron (2005)
Fur - Un ritratto immaginario di Diane Arbus (Fur: An Imaginary Portrait of Diane Arbus), regia di Steven Shainberg (2006)
Happy Feet, regia di George Miller (2006) - voce
Invasion (The Invasion), regia di Oliver Hirschbiegel (2007)
Il matrimonio di mia sorella (Margot at the wedding), regia di Noah Baumbach (2007)
La bussola d'oro (The Golden Compass), regia di Chris Weitz (2007)
Australia, regia di Baz Luhrmann (2008)
Nine, regia di Rob Marshall (2009)
Rabbit Hole, regia di John Cameron Mitchell (2010)
Mia moglie per finta (Just Go with It), regia di Dennis Dugan (2011)
Trespass, regia di Joel Schumacher (2011)
Hemingway & Gellhorn, regia di Philip Kaufman - film TV (2012)
The Paperboy, regia di Lee Daniels (2012)
Stoker, regia di Park Chan-wook (2013)


Paolo Vannucci

lunedì 12 maggio 2014

DiCinema: la nuova Hollywood

DiCINEMA: JULIANNE MOORE
Un viaggio nello star system mondiale, per conoscere gli attori e i registi  che hanno rinnovato l’ultima generazione di miti in celluloide

Protagonista d’eccezione del cinema internazionale  americano, il fascino e il talento di una valente attrice, nel volto di Julianne Moore.
  
Quando essere protagoniste diventa come svestire il femminismo dall’emancipazione femminile,  la comparsa dall’attrice, la precarietà dalla conferma.  Quando essere un nome nel palinsesto della macchina promozionale del cinema significa essere necessariamente artisti, nel nome del dramma e della commedia. Julianne Moore (3 dicembre 1960), emergente dalla gavetta off-Broadway con un passato da cameriera, nel nome di quel Mattatoio 5 che l’ha vista debuttare nel cinema (Slaughterhouse II, 1988), per proseguire con quella miscela di psico-thriller che non l’ha mai abbandonata, passando da La Mano sulla culla (dramma hitchcockiano raffinato, diretto da Curtis Hanson) alla commedia giovanile sui generis, vedi il delizioso Benny e Joon di Jeremiah S. Chechik (rilettura del celbre Psycho, riproposto  anche da Gus Van Sant), che l’ha vista “decollare”, rotta  planet Hollywood. Andrew Davis l’ ha voluta nel remake celebrativo della serie televisiva cult Il Fuggitivo, con un Harrison Ford placcato da un cocciuto Tommy Lee Jones, per partecipare al corale summit a episodi di Altman, America oggi, “segnalibro” di una decade che stava tracciando il nuovo linguaggio cinematografico, facendo emergere quella gradevole parentesi rosa nella riuscita commedia firmata Chris Columbus, Nine months – Imprevisti d’amore, partner d’eccezione Hugh Grant. James Ivory ha sezionato l’egocentrismo dell’artista nel simbolismo crittografato dal valore umano assoluto, nel biopic Surviving Picasso, con Anthony Hopkins nel ruolo del celebre pittore, per mettere il proprio nome anche nella potente trilogia iniziata da Spielberg, nel secondo episodio di Jurassic Park. Passaggi nella commedia d’autore firmata dai fratelli Coen nel Il Grande Lebowski, per sfiorare il genere, nello stesso dissacratorio prequel voluto da Ridley Scott, Hannibal (sviante riedizione delle origini del personaggio portato alla ribalta da J. Demme), per assestare la propria valenza d’attrice drammatica nei sapori intellettuali devoluti nei meriti di Wilde per la trasposizione cinematografica del classico diretto da Oliver Parker, Un Marito ideale (sempre del regista la recente edizione di Dorian Gray), per definire il pragmatismo espresso da Stephen Daldry con The Hours, con Nicole Kidman nel ruolo che l’è valso l’Oscar per Virginia Woolf. Ruoli che l’hanno identificata nel cinema riproposto da  A Single Man, nel dosato Colin Firth plasmato da Tom Ford, per annaffiare la sempreverde commedia nel Crazy, Stupid, Love, corale richiamo di facile presa, nella coppia di registi Glenn Ficarra e John Reqa e il recente The English Teacher di Craig Zisk.       

Di seguito, tutti i film interpretati dall’attrice:

ISlaughterhouse II, regia di Michael R. Welton (1988)
I delitti del gatto nero (Tales from the Darkside: The Movie), regia di John Harrison (1990)
La pistola nella borsetta (The Gun in Betty Lou's Handbag), regia di Allan Moyle (1992)
La mano sulla culla (The Hand That Rocks the Cradle), regia di Curtis Hanson (1992)
Body of Evidence - Corpo del reato (Body of Evidence), regia di Uli Edel (1993)
Benny & Joon (Benny & Joon), regia di Jeremiah Chechick (1993)
Il fuggitivo (The Fugitive), regia di Andrew Davis (1993)
America oggi (Short Cuts), regia di Robert Altman (1993)
Vanya sulla 42esima strada (Vanya on 42nd Street), regia di Louis Malle (1994)
Un adorabile testardo (Roommates), regia di Peter Yates (1995)
Safe, regia di Todd Haynes (1995)
Nine Months - Imprevisti d'amore (Nine Months), regia di Chris Columbus (1995)
Assassins, regia di Richard Donner (1995)
Surviving Picasso - Sopravvivere a Picasso (Surviving Picasso), regia di James Ivory (1996)
Jurassic Park II - Il mondo perduto (The Lost World ), regia di Steven Spielberg (1997)
I segreti del cuore (The Myth of Fingerprints), regia di Bart Freundlich (1997)
Boogie Nights - L'altra Hollywood (Boogie Nights), regia di Paul Thomas Anderson (1997)
Il grande Lebowski (The Big Lebowski), regia di Ethan Coen e Joel Coen (1998)
Hellcab - Un inferno di taxi (Chicago Cab), regia di Mary Cybulski e John Tintori (1998)
Psycho, regia di Gus Van Sant (1998)
La fortuna di Cookie (Cookie's Fortune), regia di Robert Altman (1999)
Un marito ideale (An Ideal Husband), regia di Oliver Parker (1999)
La mappa del mondo (A Map of the World), regia di Scott Elliott (1999)
Fine di una storia (The End of the Affair), regia di Neil Jordan (1999)
Magnolia, regia di Paul Thomas Anderson (1999)
The Ladies Man, regia di Reginald Hudlin (2000)
Hannibal, regia di Ridley Scott (2001)
Evolution, regia di Ivan Reitman (2001)
World Traveler, regia di Bart Freundlich (2001)
The Shipping News - Ombre dal profondo (The Shipping News) regia di Lasse Hallstrom (2001)
Lontano dal Paradiso (Far from Heaven), regia di Todd Haynes (2002)
The Hours, regia di Stephen Daldry (2002)
Marie e Bruce - Finché divorzio non vi separi (Marie and Bruce), regia di Tom Cairns (2004)
Laws of Attraction - Matrimonio in appello (Laws of Attraction), regia di Peter Howitt (2004)
The Forgotten (The Forgotten), regia di Joseph Ruben (2004)
Uomini & donne - Tutti dovrebbero venire... almeno una volta! (Trust the Man), regia di Bart Freundlich (2005)
The Prize Winner of Defiance, Ohio, regia di Jane Anderson (2005)
Il colore del crimine (Freedomland), regia di Joe Roth (2006)
I figli degli uomini (Children of Men), regia di Alfonso Cuarón (2006)
Next, regia di Lee Tamahori (2007)
Io non sono qui (I'm Not There), regia di Todd Haynes (2007)
Savage Grace, regia di Tom Kalin (2007)
Blindness - Cecità (Blindness), regia di Fernando Meirelles (2008)
Eagle Eye, regia di D.J. Caruso (2008) - Voce - Non accreditata
The Private Lives of Pippa Lee, regia di Rebecca Miller (2009)
Chloe - Tra seduzione e inganno (Chloe), regia di Atom Egoyan (2009)
A Single Man, regia di Tom Ford (2009)
Shelter - Identità paranormali (Shelter), regia di Måns Mårlind e Björn Stein (2010)
I ragazzi stanno bene (The Kids Are All Right), regia di Lisa Cholodenko (2010)
Elektra Luxx - Lezioni di sesso, regia di Sebastian Gutierrez (2010)
Crazy, Stupid, Love, regia di Glenn Ficarra e John Requa (2011)
Being Flynn, regia di Paul Weitz (2012)
What Maisie Knew, regia di Scott McGehee e David Siegel (2012)
Carrie, regia di Kimberly Peirce (2013)
Don Jon's Addiction, regia di Joseph Gordon-Levitt (2013)
The English Teacher, regia di Craig Zisk (2013)


Paolo Vannucci